MONACO – VENEZIA
I4 – Dalle Dolomiti a Venezia
Andare in bici collega il viaggiare con allenamento sportivo; unisce paesi, nazioni con persone , la natura con cultura e culinaria.
Mentre godete il viaggio passate tre zone climatiche , zone alpine e mediterranee divise in cinque capitoli.
La prima tappa è sotto il segno dell‘elemento acqua.
Nel fuoco del secondo capitolo chiamato “ lo scrigno del tesoro del Tirolo” viene raccontata la storia delle tradizione delle miniere e i loro frutti e sofferenze.
Subito dopo il passo Brennero inizia il terzo capitolo chiamato “ il sentimento di vita alpino-mediterraneo”.
Nel quarto capitolo inerente il viaggio ci immergiamo nel patrimonio mondiale dell’UNESCO-le Dolomiti.
Attraversando la pianura trevigiana e veneziana inizia il quinto capitolo “i giardini di Venezia e città d’arte” che trova il suo culmine nella famosa città lagunare con l’arrivo nel mare Adriatico.
Attraversando la pianura veneta si incontrano le città di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso e altre località amene per raggiungere infine la splendida Venezia.
Dagli spigolosi paesaggi delle Dolomiti alle lunghe vedute sulle distese pianeggianti della laguna, il panorama che si incontra durante questo suggestivo itinerario cambia dolcemente passando attraverso i morbidi versanti delle Prealpi trevigiane.
Il percorso offre l’opportunità di conoscere il territorio dalla provincia più a nord del Veneto, Belluno, fino all’area costiera del capoluogo, Venezia.
Si parte da Belluno per scoprire una regione tra le più variegate della Penisola. Dalle ciclovie, tra boschi e sentieri, alle piste che collegano un luogo a un altro, la rete di percorsi in questa zona permette di viaggiare in bici con grande comodità. Lasciata Belluno, l’itinerario prevede una discesa lungo il corso del Piave in direzione del Cansiglio, da dove poi raggiungere la fertile regione dell’Alpago. Tutto il percorso è costellato di piccoli paesi dov’è custodita la prelibata tradizione culinaria, da abbinare ai vini locali.
Il Passo del Fadalto porta a Vittorio Veneto (Treviso), simbolo della pace dopo la Grande Guerra che vide proprio in questa città combattersi uno degli ultimi, conclusivi scontri, ricordato nel Museo della Battaglia.
La città è più propriamente l’unione di due comuni, Ceneda e Serravalle, dall’eccellente patrimonio artistico: a Serravalle infatti uno scorcio unico è rappresentato da Piazza Flaminio sulla quale si affacciano alcuni palazzi di notevole interesse, mentre nella piazza di Ceneda hanno sede l’antico Duomo e Villa Costantini Papadopoli.
Inoltre la città può fregiarsi anche del titolo di “Città della musica”, dato che qui è nato Antonio da Ponte, noto librettista di Mozart a cui è intitolato il teatro cittadino.
Percorrendo una scalinata che sfocia in un pittoresco sentiero, luogo di misteri e leggende, si arriva al Santuario di Santa Augusta.
In questa zona si tramanda da secoli l’arte della vinificazione del vino bianco, e Vittorio Veneto si trova nell’area della produzione del Prosecco DOCG ed è una delle tappe fondamentali toccate dalla Strada del Prosecco e dei Colli di Conegliano e Valdobbiadene.
Il paesaggio collinare adatto a questo tipo di coltivazione è lo scenario ideale per passeggiate,escursioni a cavallo e per appassionati di mountain bike e cicloturismo.
Tra le colline del Prosecco, celebrate nei quadri di Giambattista Cima, troviamo Conegliano. Il pittore, nato qui.ha spesso tratto ispirazione da questi luoghi per il paesaggio di fondo delle sue opere.
Spicca il Castello, di cui ora rimane solo la Torre della campana, ben visibile dalla pianura e dai colli circostanti, grazie alla sua posizione centrale sulla cima del Colle di Giano.
Il castello ospita il Museo Civico, nel quale sono visibili, tra le altre, opere pittoriche di Palma il Giovane e del Pordenone, nonché reperti romani ritrovati nell’area coneglianese. .
Conegliano è una delle tappe fondamentali dell’itinerario “Strada del Prosecco” ed è sede della più antica Scuola Enologica d’Italia.
Sono luoghi carichi di storia, quelli che la Ciclovia percorre: soprattutto di memoria di quell’immane conflitto che fu la Prima Guerra Mondiale.
Susegana col suo Castello di San Salvatore, Nervesa della Battaglia che già nel nome ricorda gli eventi della Grande Guerra, il Montello con Giavera e Volpago.
Ma sono anche luoghi dove la natura con la sua bellezza riempe gli occhi e lo spirito del cicloturista.
Si scende la pianura, attraversando Ponzano e Villorba e si giunge nel capoluogo della Marca Gioiosa et Amorosa, Treviso.
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Fonti: http://www.muenchen-venezia.info/it/
https://visittreviso.it/index.php/it/
http://www.veneto.eu/home